Venti immagini che raccontano luoghi differenti, suoni, odori, colori e abitudini. Venti scatti che riportano altrove.
Una mostra come punto di collegamento tra il “viaggio a ritroso” intrapreso dall’Associazione Culturale Telecitofono
in Ucraina durante l’estate del 2004 e le migliaia di persone che si prendono cura dei nostri anziani, le cosiddette badanti.
Per curiosare nel loro paese, nelle loro città, nei loro mondi.
Un progetto attorno al tema dell’identità, per riscoprire le proprie origini e i valori delle tradizioni popolari durante le
esperienze delle migrazioni “economiche”. Identità anche come acquisizione di una doppia nazionalità, tra la propria
città natale e la prima esperienza in un Ovest un tempo proibito. Una realtà, quella dell’Est Europa, che si apre all’interno
della nostra piccola città e ci mostra attraverso gli sguardi una cultura diversa, con lingua, tradizioni, cucina, impressioni,
tratti, segni e lineamenti propri.
Ci sono storie e realtà nascoste importantissime da raccontare. Per scoprire segreti e per viaggiare stando fermi.
Per permettersi almeno di immaginare.
(Dall’introduzione alla mostra a cura di Mariangela Anceschi e Gianluca Grassi)
Bianco & Nero, Mostra personale, Racconto Fotografico, Reportage, Ritratto