Il lavoro è una libera interpretazione del romanzo scritto dal giudice Giancarlo De Cataldo sulla vera storia della banda della Magliana, una banda di criminali che opera nella Roma degli anni settanta e che nel volgere di pochi mesi assume il controllo dei traffici di droga, prostituzione e gioco d’azzardo nei vari quartieri della capitale, formando un esercito spietato, quasi invincibile.
Le forze dell’ordine sembrano troppo impegnate a combattere il terrorismo “rosso” per occuparsi della malavita organizzata, nessuno sembra accorgersi di come la città stia diventando preda di una organizzazione spietata che persegue un vero e proprio progetto criminoso “prendersi Roma” e che per fare questo non esita ad inondarla di droga e violenza.
Ed è dall’equazione “violenza uguale a sangue e morte ” che nasce la scelta fotografica di prendere a prestito alcuni momenti della macellazione per rappresentarla.
Le cinque immagini che compongono il lavoro altro non sono che la rappresentazione di altrettante vittime travolte dal vortice di violenza che la Banda aveva creato e che da li a qualche anno inghiottirà anche quegli stessi maledetti giovani che l’avevano voluta.