Il termine rivoluzióne, dal latino revolvere cioè rivoltare o voltare nuovamente, interessa piani differenti, dall’esterno sociale, segnato da momenti e pratiche di ribellione ad un ordine costituito, all’interno individuale, contraddistinto dalle evoluzioni personali che danno senso all’esistenza.
Che sia movimento di irrevocabile rinnovamento o ciclico ritorno, la rivoluzione, come nei moti dei corpi celesti, segna un nuovo punto di partenza, avendo disposto il terreno per una nuova evoluzione.
In quest’ottica la vita rappresenta, di sovente, un moto circolare, nel quale lo scorrere del tempo è cadenzato da un intreccio di legami, un avvicendarsi di relazioni che si dipanano negli anni, evolvendosi e rivoluzionandosi, ma rispondendo ad un movimento che si ripropone, simile per tutti, di ritorno su se stesso.