Il progetto di quest’opera è nato dalla lettura del libro omonimo di Mariapia Vedelago,
consigliato dalla ballerina Liliana Cosi.
Nel libro la protagonista si deve rapportare col mondo accanto a lei cercando di non
farsi notare per non disturbare gli altri con la sua malformazione estetica che la deturpa.
Partendo dal titolo ho ribaltato il concetto immaginando la difficoltà di accettare i nostri difetti,
estetici o caratteriali che siano, nel vederci allo specchio.