“Solo dopo aver scattato molte foto mi sono accorto che non era un lavoro sui treni, ma una piccola indagine sulla condizione umana.”
Le immagini rimandano alle difficoltà nelle relazioni, all’isolamento dell’individuo contemporaneo, all’altrove che la tecnologia introduce.
L’approccio è quello di uno sguardo separato, un po’ come quello dell’entomologo che osserva un fenomeno del regno animale.
L’ultima e separata fotografia si distacca volutamente dalle altre perché riporta l’autore nella scena. E introduce una nota di speranza.