Ciò che ha contraddistinto l’uomo è stata la sua volontà di andare sempre oltre: oltre i propri limiti, oltre quelli del tempo, oltre quelli dello spazio. Magnifica creatura, rifiuta già che non conosce e si spinge con coraggio verso l’ignoto.
Ma i secoli hanno portato l’uomo a stancarsi della conoscenza, della ragione, del sapere. Ha capito con l’esperienza che ciò che più conta in un viaggio come la vita non è la destinazione, ma il percorso, e in questo percorso perdersi vuol dir restare bloccati in un attimo dove il tempo si ferma, in un momento profondo in cui l’anima resta sospesa al cospetto di se stessa.
Un pontile che corre verso l’orizzonte non è una strada, non ha la pretesa di raggiungerlo, ma violando il mare aiuta a reggere l’attesa, ad ammirare quella linea del tramonto che a poco a poco non si vedrà più.
(Daniele Orlandini)