Da quando siamo stati costretti a rimanere confinati nelle mura domestiche, per chi, come me, ama esplorare luoghi e provare sensazioni che solo lo stare all’aperto può restituire, la tentazione del pensiero di vivere una notte buia è stata forte.
Una luce tra le nuvole in quella oscurità ha riacceso in me il desiderio di cogliere suggestioni visive di quiete, come di soffici colline verdeggianti, e tattili, quali il tepore di granelli di sabbia tra l’assiduo schiumare del mare; e di avvertire la profonda necessità di osservanza di regole, come le rigide linee imposte dall’architettura.
Così, da una tacita notte di luna piena velata da nubi, ha avuto inizio un viaggio immaginario verso sconfinate mete di astrazione.