Percorrendo la bassa reggiana è possibile osservare come ci siano una moltitudine di edifici abbandonati, per metà cadenti, recintati da strutture metalliche o reti arancioni.
Con questo lavoro ho cercato di ‘vedere oltre’ a queste cose: edifici si abbandonati ma che forse in un tempo non molto lontano hanno ospitato famiglie lavoratrici e felici, oggetti distrutti e abbandonati come sedie, armadi o tavoli che testimoniano il passaggio dell’essere umano nella sua connotazione più gioviale di famiglia riunita per un pranzo o una cena.
Ora li vediamo lì, sporchi, rotti, umidi, ma ogni oggetto abbandonato ha avuto una sua ‘vita’ precedente.
Il territorio della bassa diventa in questo lavoro un contenitore di emozioni, di vite vissute, di esperienze attraverso l’osservazione delle cose ‘lasedi lè’.