Trasferita da anni in Emilia per motivi di lavoro, il racconto della mia dimensione si intreccia lungo le linee di un’immaginaria stazione che fa da ponte tra la mia nuova vita e le mie radici.
Sospesa, tra due terre generose, tra l’essere e il divenire, tra due me, la stazione è la mia terra di mezzo, il non luogo che unisce i mondi, un punto di partenza forse ogni volta nuovo.
Autoritratti emiliani, Fotografia Europea 2016, Progetti, Ritratto