Ho scelto di raccontare, seguendo il filo della memoria, il Po attraverso alcuni scatti. Il fiume mi ha sempre attirato: in quel suo “andare restando”, rappresenta la storia. Secondo Rumiz:” l’acqua è il più perfetto dei fili narrativi e poiché i viaggi si perpetuano infinitamente nella memoria, era fatale che (la fotografia) diventasse la mia storia infinita.” Il Po, in particolare, attraversa nel suo lungo percorso, luoghi assai differenti tra loro, ed è in realtà un “arcipelago di memorie divise”.