I lavori fotografici realizzati alla fine del xix° secolo dagli americani Jacob Riis, con le immagini di povertà nei sobborghi di New York e di Lewis Hine sul lavoro, in particolare quello minorile, hanno rappresentato l’inizio dell’uso della fotografia come mezzo per l’indagine e la comunicazione sui temi sociali.
Queste tematiche sono difficilmente catalogabili essendo le più disparate e variegate; possono ad esempio focalizzarsi su una intera comunità o al contrario su un singolo individuo, sui generi: giovani/anziani, etc.. o su storie uniche legate ad un particolare personaggio, oppure riguardanti le singole attività umane ad esempio lavorative, ma anche su uno specifico tema, fino a riguardare la sfera intima e personale dello stesso fotografo.
In questo genere fotografico la sensibilità e le capacità del fotografo sono particolarmente importanti, occorre infatti attingere a tutte le proprie abilità per poter rappresentare in una immagine bidimensionale la psicologia e i sentimenti di coloro che ti stanno di fronte nel momento dello scatto.
Imprescindibile, inoltre, la cura del rapporto tra il fotografo e la persona o le persone riprese, dove il fotografo deve avere prima di tutto la consapevolezza dei motivi che lo spingono ad affrontare questi temi, spesso molto delicati e che possono porre, in particolari situazioni, importanti questioni etiche.
Progetti espositivi
Progetti
In collaborazione con il Servizio Centro Salute Mentale della AUSL di Reggio Emilia; durante il 2025 Il laboratorio sarà impegnato alla realizzazione di due progetti riguardanti due realtà particolarmente significative:
Supportati da professionisti esterni o da soci esperti Refoto
Responsabile del Laboratorio: Anna Prodi
Vice responsabile del Laboratorio: Barbara Vigilante
Occorre essere associati Refoto.
Propedeutico l’aver frequentato il corso interno Refoto di introduzione ai temi specifici trattati dal laboratorio.
IL laboratorio di indagine fotografia sulla fotografia sociale si è formato nel 2018 a seguito di un corso formativo organizzato da Alberto Cucchi con l’importante apporto del dott. Corrado Ruozi. All’evento formativo in qualità di relatori hanno partecipato il sociologo Antonio Chiarenza, la psicologa Loredana Buonaccorso, il fotografo Francesco Cocco e i mediatori culturali Sun Shuyan e Mohamed Sabri.